
Cav. Giuseppe Radaelli "Pinola"
Tra tutte le persone che devono essere ricordate per il loro contributo alla longevità della Banda Musicale di Cassano d'Adda, ne scegliamo una: Giuseppe Radaelli "Pinola". Figura emblematica per il sodalizio, dotato di indiscusse doti musicali e umane, è rimasto nella memoria di chi l'ha conosciuto (e anche nella fantasia di chi non ne ha avuto l'onore) il capobanda "alla vecchia maniera", capobanda per eccellenza, padre, fratello, maestro e amico.
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Nacque a Cassano d'Adda il 6 Agosto del 1900, rimasto orfano prestissimo, crebbe in casa dello zio materno con quattro cugini.
Poco più che ragazzo si trasferì a Milano per imparare il mestiere del calzolaio, che per lui divenne vera “arte”.
Iniziò a 12 anni a suonare il trombone cantabile nella Banda musicale di Cassano di cui era capobanda lo zio Cesare Gariboldi.
Ebbe due grandi passioni: il lavoro di calzolaio e la musica, rimanendo nella Banda musicale di Cassano per ben 70anni, divenutone il capo alla morte dello zio.
Nel 1977 venne nominato Cavaliere della Repubblica per i suoi meriti nel campo del lavoro e della musica.
Partecipò con la Banda musicale di Cassano a numerosi concorsi nazionali ed adunate bandistiche con notevoli successi.
Sempre con la sua Banda musicale partecipò a molte adunate nazionale degli Alpini nelle varie città italiane al seguito del Gruppo ANA di Cassano d'Adda,
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Pinola - come era amabilmente chiamato dai suoi concittadini - ha lasciato un ricordo vivissimo in tutti loro per la sua grande disponibilità, il suo carattere aperto e cordiale, la sua generosità ed umiltà, ed il suo grandissimo amore per la musica che ha trasmesso ai suoi numerosi allievi.
I cassanesi lo ricordano anche perchè durante i concerti dirigeva senza usare la classica bacchetta, ma la lunga chiave di accesso al locale dove si svolgevano le prove.
Morì il 28 Febbraio del 1982 e nell'omelia del funerale il Parroco Mons. Carlo Valli ne parlò come di un “costruttore di civiltà”.